E’ illecito inoltrare una mail con informazioni sulla salute e il numero di cellulare della persona che l’ha inviata senza averla prima informata e avere avuto il suo consenso. Lo ha stabilito il Garante privacy in un provvedimento con il quale ha vietato a due società l’ulteriore trattamento dei dati contenuti in una mail ed ha prescritto loro l’adozione di misure per garantire una scrupolosa vigilanza sull’operato del personale che tratta i dati per loro conto o interesse.
Il caso nasce dal reclamo di una signora che si è rivolta al Garante lamentando l’illecito trattamento dei dati personali contenuti in una mail inviata ad un conoscente di una agenzia immobiliare, per promuovere la propria attività di consulenza.
Nella mail la reclamante, oltre alle informazioni di natura promozionale, aveva indicato anche il proprio numero di cellulare e informazioni relative ad una operazione che avrebbe dovuto affrontare. La mail è stata inoltrata ad oltre 200 affiliati commerciali, senza cancellare le informazioni personali che la signora aveva inserito.
A nulla sono servite le tesi difensive delle società; Il Garante ha prescritto alle società di adottare idonee misure atte a garantire una scrupolosa vigilanza sull’operato del personale, sensibilizzandolo al rispetto delle istruzioni ricevute sulla protezione dei dati personali.