Sono state pubblicate le linee guida per le attività ispettive delle autorità privacy riferite al periodo gennaio-giugno 2020. Ecco gli enti e le attività più interessate dai controlli.
Il Garante ha confermato la collaborazione con il nucleo speciale difesa privacy della Guardia di Finanza, diffondendo le prime informazioni sulle ispezioni previste per la prima metà del 2020. I controlli dovrebbero essere 80, leggermente in calo rispetto agli ultimi 6 mesi del 2019.
In comune con il 2019 c’è l’attenzione rivolta a chi tratta dati sensibili e rilevanti per la sicurezza dei cittadini, come istituti bancari ed enti pubblici. Nuova invece l’analisi del settore sanitario e dell’argomento fatturazione elettronica.
Come si legge nel documento diffuso dal Garante, le ispezioni privacy potranno avvenire anche su segnalazione, e quindi essere più delle 80 previste dal piano.
In tutti i casi, le autorità ispettive potranno prendere visione di tutti i sistemi e i processi coinvolti nell’acquisizione, nella detenzione e nella gestione di dati personali, interrogare incaricati e responsabili e ottenere copie fisiche o digitali di documenti importanti.
Ecco come funziona un’ispezione privacy.
A seconda della gravità, della pericolosità e della durata della violazione le multe arrivano fino a 10 milioni di euro per i privati e fino a 20 milioni di euro per le aziende.
È anche per questo motivo che, a prescindere dall’appartenenza o meno a una categoria a rischio controlli, tutti si adeguino alle normative e si occupino attivamente della messa in regola della propria attività secondo le direttive GDPR.